Senza rendercene conto scivoliamo dentro una zona caratterizzata da un vento sempre più debole, incostante e che ruota in modo preoccupante verso i quadranti Sud. Ogni tanto arrivano dei groppi che dovrebbero anticipare una "Tropical Wave", che per ora si limita a lambirci, regalandoci qualche folata di vento e qualche goccia d'acqua dolce.
Ce ne è uno però che ha preoccupato molto la coppia di uccelli bianchi con la coda lunga e sottile che traversa insieme a noi da Capo Verde. Si tratta di due fetonti. Il fronte è piuttosto esteso e, sebbene non si vedano fulmini, c'è una grossa massa d'acqua che precipita in mare: la vediamo alla nostra dritta. Gli uccelli temono di bagnarsi il piumaggio con tutta quell'acqua e di avere difficoltà nel tenere la loro rotta. Nell'aria si sente forte odore di pioggia, le nuvole nere ci hanno quasi raggiunto e la coppia di volatili si separa: uno dei due rimane in alta quota, l'altro scende verso di noi. Vola intorno alla barca tentando l'atterraggio da prua. Tenta la manovra varie volte e sembra stia per riuscirci, ma alla fine capiamo che le sue sono solo prove e non si poserà almeno che non ce ne sia una vera necessità. Per il momento raggiunge il suo compagno e continuano a volarci vicino, pronti a usarci come zattera di salvataggio se le cose si mettono male. Purtroppo per noi, che li avremmo voluti conoscere più da vicino, e per fortuna per loro, che invece dall'uomo preferiscono tenersi alla larga, la pioggia non è mai arrivata. Si è esaurita a mezzo miglio dalla Gyziana e quando il groppo ci è passato sopra sono rimaste poche gocce sporadiche.
Passato il pericolo i fetonti si allontanano di nuovo e noi ritorniamo ad arrancare senza vento. Ogni tanto si alzano 8 miseri nodi che cerchiamo di sfruttare con una farfalla le cui ali sono lo Yankee e la Staysail. Ma è davvero dura. Dopo una notte e un giorno passati a galleggiare su un mare ritornato olio, arrivano buone notizie da un messaggio di Danilo via radio a onde corte: "La Tropical Wave è sempre stata avanti a voi e ora pare essersi esaurita davanti a Porto Rico. Siete riusciti ad evitarla. Presto dovreste ritornare ad avere Aliseo costante".
Ed infatti già a metà notte un po' di aria si alza, finchè in mattinata, con un cielo di nuovo spettacolare di un azzurro intenso frastagliato da piccole nuvole arricciate, ritorniamo a essere spinti dal vento portante.
I nostri amici piumati si avvicinano ancora una volta come a volerci salutare, prima di riprendere rotta verso i Caraibi. Ormai mancano solo 130 miglia, forse non li incontreremo più prima di atterrare, ma è stato un vero onore fare il viaggio con questi due esseri forti e coraggiosi. Li salutiamo come si salutano i grandi amici e uno dei due plana sull'acqua molto vicino a Gyziana prima di scomparire all'orizzonte.
Alla via così amici e tanto tanto buon vento per i vostri incredibili voli.
Che bel racconto, amici miei!! Vi seguiamo sempre nella vostra avventura!!
RispondiEliminaGrazie Claudio e Rosanna, non siamo riusciti ad avervi a bordo, e così almeno vi portiamo il mare in casa...se Maometto non va alla montagna....
EliminaSempre emozionante ...un abbraccio
RispondiEliminaGrazie sconosciuto
EliminaChe magia!
RispondiEliminaAdele
Ciao Adele ...nella magia ci siamo conosciute
EliminaCome sempre I vostri racconti di navigazione mi prendono tantissimi.Vorrei dire però: questo un po di più. Perché è di contatto e sintonia con la natura. Tutti, chi più chi meno, siamo a contatto con la natura, ma forse stiamo perdendo la capacitâ di osservarla. Un racconto semplice, puro, bellissimo
RispondiEliminaÈ vero, hai proprio ragione, quante volte vediamo senza vedere veramente....quando la osservi lei parla, incanta, ma soprattutto insegna. E pensa che non è sempre facile anche vivendoci immersi, tanto abbiamo perso l'abitudine a sentirci parte di essa, parte di un tutto
EliminaChe emozione questo incontro! Scrivi benissimo Vale grazie per avermi inviato il tuo articolo e condiviso la tua esperienza palpitante 🥰💓🕊️
RispondiEliminaMargherita
Ciao Margherita del resto ci siamo incontrate in un momento di palpitazione collettiva, con Vicky e Luisa
EliminaSogno con voi. Volo felice.
RispondiEliminaRaffa
Sempre Raffa
EliminaChe esperienze e che ricordi indelebili avrete...buon vento.
RispondiEliminaEppure il primo incontro indelebile con un volatile è stato in una spiaggetta di Torre Lapillo
EliminaNon so se sarebbe più bello ed avventuroso planare al fianco dei 2 fetonti, o accompagnare voi in un tratto del vostro girovagare spensierati e felici sul pianeta terra...sicuramente, la seconda opzione è l'unica possibile, e mi piace poterla pensare così, come un sogno realizzabile...a presto cari amici ❤
RispondiEliminaMarcello
La natura e viaggiare aiutano a essere felici, ma perché ti staccano dalla presa elettrica delle mille faccende inutili e ti costringono a guardare l'orizzonte. Ma la vera sfida è la felicità ovunque si sia! Comunque Marcello sei il benvenuto a bordo anche in questo inverno difficile .
RispondiEliminaLa natura, e specialmente il mare vissuto in questo modo ti fanno evadere da tutti i pensieri, leggervi è come essere lì con voi....... grazie per le emozioni che mi fate vivere
RispondiEliminaAnche per noi leggere i vostri commenti ci fa ricordare con immenso piacere le belle esperienze in barca condivise negli scorsi anni.
EliminaUn abbraccio capitani coraggiosi😙💨
RispondiEliminaCome sempre Valentina mi fai volare in posti magnifici e incontri straordinari. Bravissima e grazie di condividere queste belle avventure
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