...ma quando sei già andato per mare, c'è un istante in cui, come un vecchio marinaio, senza salutare t'imbarchi su un cargo arrugginito e rimani sospeso tra l'acqua e le stelle.
Bolinano i pensieri come nuvole al vento e le pupille si dilatano per ospitare pesci azzurri, delfini e maestose balene.
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Tra versi di gabbiani e stridii di pipistrelli, con altre ninfe del mare, riemergi dalle acque notturne e chiare di luna su ciottoli bianchi come spuma di mare.
La terra puzza di fogna e spazzatura, la gente si arrabatta come può rubando, boicottando avvelenando.....
Ma chi è puro sogna il Mare, torna al Mare, vola sul Mare con occhi gonfi di vento.
E tu vela bianca continui la tua andatura d'improbabile farfalla conquistando acqua ad un grande gennaker, mentre sul mare d'Omero, color del vino, un Sole africano chiude le palpebre.
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Ed è nuovamente nera l'acqua, sei nudo ed iridescente di plancton. Non v'è Luna né luci di città, ma solo l'arco delle Galassie.
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Sono Onde trasparenti o mani di donna quelle che ti accarezzano?
Forse è la Dea dagli occhi lucenti, Falena rosa danzante, che protegge il Cuore della prua e t'induce il dolce sonno.
Il nettare primitivo riscalda ancora, Coehen ti conduce lì dove stelle cadenti suggellano oracoli.
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valentina (1-10 agosto 2015 con alfredo, giulia, annarita, emanuele, antonio, attilio, chiara-mariangela, lucia)