martedì 23 luglio 2013

GLOSSARIO TERRESTRE ACIDO

CANALE: emozione a metà tra la rabbia e l'ansia di chi si trova costretto ad aspettare di prendere un traghetto anzicchè stare già dall'altra parte a veleggiare.

STUDIO: campana di vetro ossigenata e raffreddata artificialmente, studiata ad hoc per rallentare l'evoluzione della specie umana.



CASA DI LUGLIO COL MARE CHE TI VOGLIO: giaciglio dove sostare di notte il tempo indispendabile per sognare di essere altrove.

CIBO: emozione paragonabile alla nostralgia delle cozze e all'aspettativa dei ricci con o senza prezzemolo.

PREZZEMOLO: vedi GLOSSARIO VELICO BASICO.

ACQUA: medicinale omeopatico da somministrare in elevate quantità e solo in caso di pericolo di vita, finalizzato a garantire la sopravvivenza sulla terra mentre la tua altra metà naviga felicemente in mare.

RESILIENZA: capacità umana, detta anche FORZA, di fare ricorso a tutte le proprie energie, pur di rimettersi nel più breve tempo possibile nella condizione propizia per avvistare animali degli abissi.

FORZA: vedi GLOSSARIO VELICO BASICO.

Valentina

martedì 9 luglio 2013

INNO ALLE TERRAZZE!

Stiamo per andare a cena in una terrazza di Lecce e penso a quanto vita c'è lassù, sulle terrazze.

Mi viene in mente Istanbul, ma anche la mia piccola San Cesario.

Penso alle rondini e ai gatti in calore.

C'è chi sulle terrazze
la terrazza di Stefanie e i tetti di Corfù
ci stende solo i panni; chi saluta il sole con i cinque tibetani, chi con le cinque tibetane...... e poi c'è chi ci organizza le feste e chi fa colazione e chi la cena!

C'è chi ci fa il giardino qualcuno la piscina qualcun'altro ci mette il letto contro la calura estiva.

Ve ne presento una, quella che mi è rimasta nel cuore: la terrazza di Stefanie a Corfù

Valentina

GLOSSARIO VELICO BASICO, prettamente TECNICO, e tuttavia non in ordine alfabetico bensì narrativo.


SOLITUDINE. Condizione stabile del faro esistente sull’isola di Sant’Andrea, avente come unica compagnia instabile i gabbiani.
PREZZEMOLO. Aroma presente nel sangue, la cui assenza, contestualmente al possesso di cozze su un’imbarcazione ancorata in rada, è causa di agitazione psico-motoria.
COSMO. Volta notturna stellata in assenza di luna, sovrastante una imbarcazione sotto vento e sopra note, alla quale giunga distintamente la voce di Manu Chao in concerto.
TEMPO. Variabile dipendente. “Que horas son, mi corazon?”.
PAZIENZA. Virtù peculiare del pescatore, che trova una delle sue massime espressioni nella riparazione della propria rete.

CURA. Vedi alla voce PAZIENZA.
RESILIENZA. Termine impiegato in psicologia, mutuato dalla scienza dei materiali. Ma vedi meglio alla voce CURA.
TEDESCO. Idioma incomprensibile, fatta eccezione per i termini BIER e CAFE’.
BIER. Vedi alla voce TEDESCO.
CAFE’. Vedi alla voce TEDESCO.
MARE DEL NORD. Il mare che si trova a Nord della Germania.
FORMICHE. Animaletti permalosi e sensibili, talvolta indisciplinati. Sovente devono essere sgridati per ritrovare la retta via e le buone maniere.
BELLEZZA. Qualità propria del delfino.

GRAZIA. Vedi alla voce BELLEZZA.
ELEGANZA. Vedi alla voce GRAZIA.
FORTUNA. Manciata di secondi in cui è possibile vedere a pochi metri un branco di delfini in mare aperto.
FORZA. Qualità presente nell’essere umano, se e nella misura in cui, nella sua breve vita, riesca a mettersi nelle condizioni di vedere a pochi metri un branco di delfini in mare aperto.


Rita

venerdì 5 luglio 2013

AVVENTURA DEL CANALE PER SOCI NAVIGATI


25 Gugno 2013

Full moon finish to an adventurous start of our Greek Island sailing coach(Stefan)

Ore 6:20 Prora Bussola 84° Velocità 5,5 Vento da NW Intensità 12 nodi Mare forza tre Pressione Barica 1017 Genoa + Randa Andatura gran lasco.

Inizia l’avventura cavalcando le onde sulla scia del sole.

Poche ore dopo il vento sempre NW ha raggiunto intensità 28 con raffiche di 30 ed anche 35 nodi mare forza 6-7.

Per alcuni altro che avventura, tortura del canale. Per i più navigati, però, bellissimo timonare a mano, cavalcando la potenza del vento!.

E’ bastato il Mezè ad Othonoi e la baia bella in testa all’isola di Corfù per far ritornare la voglia di navigare imparare e ….perchè no a mani nude pescare ! E tonio pescau pescau: un polipo zoppo ma veramente grande: una piovra pareva.

Magico il risveglio a Corfù, un mix di suoni armonici: il cinguettio degli uccelli, il canto dei gabbiani….accompagnato dallo sciabordio dell’acqua che si infrange sul bagnosciuga della barca. E come d’incanto dalle finestre socchiuse del conservatorio un pianoforte impazzito di un chiaro di luna….un concerto all’unisono magia (Ada).

Dopo Corfù il programma è ftelias, un’acqua inaspettatamente cristallina, ma l’idea principale è la pasta con i ricci (Annadele).
Ed il suo desiderio di bimba non poteva che essere esaudito nel migliore dei modi.

Le sue mani vellutate sulla schiena contratta, l’Africano energico ma con tocco felpato entra nelle fibre ….. senti aprirsi l’energia prima intrappolata (Ada)

Oh quanta tenerezza lo zipuro con Labro e Maria, nella laguna di Pagania. Conversazioni in gesti e sorrisi e scambio di doni della cambusa, con uova fresche, feta casereccia e pomodori dell’orto. E poi di nuovo musica: soave sciabordio di un’acqua immobile su cui le stelle si riflettono, ululati alla luna che tarda a spuntare e notturni d’uccelli.
E dopo la quiete …….
..... Saette d’improvviso sul mare davanti a Saranda.  Noi immobili sotto la pioggia sferzante e le raffiche del groppo. Il cielo è plumbeo e la tempesta tutto rende nebbioso.

Un ultimo tuono ed un raggio illumina la fitta boscaglia, l’acqua si fa verde violento e l’antico faro veneziano, prima nascosto dirompe sul palcoscenico di questo imprevisto temporale. Le nuvole, infine, si aprono ed inatteso arriva un arco completo di sette colori, lui, l’arcobaleno che come una divinità
ci indica che è giunto il tempo di lasciare la baia e navigare fino ad un porto sicuro: Cassiopi o Agios Stefanos
 
Ultima tappa Merlera, isola donna dagli scogli di sabbia. Qui i bambini giocano ancora selvaggi, non hanno I Phone e I Pad, ma corrono in canottiera e mutande liberi di perdersi e di ritrovarsi.
Anche noi torniamo un po’ bimbi e facciamo su e giù dalla più alta delle dune, saltando come un gigante o rotolando su e giù, coi capelli pieni di sabbia.

Nel Canale di ritorno costante bolina NW di 15 nodi Ada lascia i pensieri e porta la libertà e l’integrazione con la natura, Tonio lascia Stefan e prende Stefan,  Stefan lascia il “carnivorismo” e porta spazio per sé, Valentina lascia tensione e porta realizzazione spontanea, Annadele lascia il mal di mare e porta la pasta con i ricci, Alfredo non si ricorda ciò che lascia tanto l’ha già lasciato e si porta nuovi occhiali da sole restituiti dal mare.
Buon vento a tutti i naviganti
 Valentina