martedì 13 agosto 2019

La Gomera incantatrice

Gomera, un sonido solo como el gozo que nunca muore màs.

Un tuo soffio improvviso pone il fiocco alla cappa e restiamo così ... sospesi sulla linea del fetch, tra la calma del Teide e i tuoi sospiri impazienti.

Poi inizi a sussurrare una melodia, chiara, precisa che tutti sentiamo, e quando sei sicura di aver catturato la nostra attenzione usi il boma di Gyziana con la maestria di una solista di flauto traverso.
 Ti diverti alternando ai toni i semitoni e generando suoni suadenti che fanno di noi le tue creature incantate.

Oh nostra isola ammaliatrice, siamo definitivamente tuoi!

Indossiamo le nostre cerate, superiamo la linea del vento e ci lasciamo risucchiare da te, come l'ago della bussola al suo nord magnetico, veloci, felici, di bolina e schizzati d'onda.

Poi d'improvviso molli la presa dalla nostra prua, il mondo si calma e ci fai entrare nella tua prima rada a semicerchio per un bagno protetto, un'amaca e un tramonto.

Sei bella  vestita di luna e con il tuo sorriso di stelle, quando stanchi andiamo a dormire.
Ma tu che non vuoi star sola almeno questa notte, gridando ci veni a svegliare.
Volano i tuoi bianchi emissari  sulle nostre teste a ricordarci le urla degli strani uccelli di Antipaxos in un'altra notte buia.
Sei totalmente nuda ora che la luna è andata a dormire e se anche l'Oceano è calmo, ci scuoti come neonati in una culla che una balia impazzita fa ondeggiare fino al punto prima del giro completo.
Al di là delle ali bianche delle arpie piumate, si distende completo l'arco della via lattea e sopra le rocce sfila una processione di stelle tremolanti.
Il mare nero è tutto puntellato di esseri iridescenti.
Non possiamo dormire e restiamo lì stupefatti ad assistere alla tua ronda notturna intorno al Nulla.

4 commenti:

RICORDATI DI FIRMARE IL TUO COMMENTO