Mentre Giuseppe e Giorgia
avranno già fatto sei o sette chilometri su per un sentiero
nei boschi della Gomera, io e Valentina scegliamo di proseguire alla
cieca lungo una più urbanizzata e tortuosa strada, l'unica, con la
speranza di incontrare prima o poi un paesino da scoprire.
Lo troviamo, si chiama Hermigua.
Carino, colorato, silenzioso, soleggiato.
Per le vie non c'è nessuno,
posti auto vuoti e disponibili, parcheggiamo.
Dopo venti minuti di paseo ci
rendiamo conto che non abbiamo incontrato ancora nessuno.
Piccole vie e calli che salgono
e scendono, un pesce in ferro battuto appeso sotto il balcone di una
casina, un bar che
sembra chiuso chissà da quanti anni.
Arriviamo di fronte ad una
piccola chiesetta con il suo sagrato ordinato e
pulito antistante il campanile fatto di
lava e bianco di calce.
Dalla più piccola delle sue tre
campane si sente un rintocco, poi un altro, ripetuti con precisione e
costanza da un piccolo batacchio elettrico tant'è che istintivamente
guardo l'orologio e in effetti è mezzogiorno in punto.
Stavamo per
andare via ma restiamo a guardare il campanile perchè accade che il
din dan dell' orologio comincia stranamente a cambiare ritmo ed
osservando meglio si intravede una mano che si sostituisce al
meccanismo automatico muovendo avanti e indietro il batacchio di
corda originale, producendo un ritmo mai sentito prima da una campana
di una chiesa.
Il
risultato è un mix perfetto tra il rintocco del mezzogiorno e
il suono prodotto da quella manina sbucata dal nulla dando così vita
ad un vero e proprio assolo di percussioni con un ritmo incalzante
degno del miglior John Bonham!
E, nel finale della sua
performance, saluta i fortunati spettatori di tutta la piazza che
applaudivano ancora increduli, io e Valentina.
Scopriamo dopo che si era
trattato del richiamo alla festa di santo Domingo, quella sera alle
22.
Complimenti per la descrizione
RispondiEliminaEmilip
Ogni luogo ha il suo fascino....
RispondiEliminaDanila
Che esperienza suggestiva. E complimenti per il sempre coinvolgente racconto. Grazie per averlo condiviso
RispondiEliminaGrande Capitano e grande campanaro..ritmo tribale!
RispondiEliminaChe sculato Capitano a beccare il concerto campanaro per caso
RispondiEliminaMa poi ci siete andati alla festa di Santo Domingo ? Avete conosciuto gli abitanti rock ?
RispondiEliminaCerto che ci siamo andati, birra, carne Fiesta (ricetta locale) e musica ma gli abitanti erano tutti sul salsa/mambo
EliminaBravo Capitano, inizi a scrivere anche tu,bello il concerto campanaro .un abbraccio forte a tutti
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