
Un tuo soffio improvviso pone il fiocco alla cappa e restiamo così ... sospesi sulla linea del fetch, tra la calma del Teide e i tuoi sospiri impazienti.
Poi inizi a sussurrare una melodia, chiara, precisa che tutti sentiamo, e quando sei sicura di aver catturato la nostra attenzione usi il boma di Gyziana con la maestria di una solista di flauto traverso.
Ti diverti alternando ai toni i semitoni e generando suoni suadenti che fanno di noi le tue creature incantate.
Oh nostra isola ammaliatrice, siamo definitivamente tuoi!
Indossiamo le nostre cerate, superiamo la linea del vento e ci lasciamo risucchiare da te, come l'ago della bussola al suo nord magnetico, veloci, felici, di bolina e schizzati d'onda.

Sei bella vestita di luna e con il tuo sorriso di stelle, quando stanchi andiamo a dormire.
Ma tu che non vuoi star sola almeno questa notte, gridando ci veni a svegliare.
Volano i tuoi bianchi emissari sulle nostre teste a ricordarci le urla degli strani uccelli di Antipaxos in un'altra notte buia.

Al di là delle ali bianche delle arpie piumate, si distende completo l'arco della via lattea e sopra le rocce sfila una processione di stelle tremolanti.
Il mare nero è tutto puntellato di esseri iridescenti.
Non possiamo dormire e restiamo lì stupefatti ad assistere alla tua ronda notturna intorno al Nulla.
Meravigliosa creatura
RispondiEliminaValentina sei una scrittrice nata! 👏👏👏
RispondiEliminaCara Valentina,
RispondiEliminaEro in viaggio con voi mentre leggevo le tue stupende parole d'amore.
breve, inteso e splendido.
RispondiEliminaGrazie!