Liberazione dall’inverno, dal lavoro, dallo stress….
Riusciti solo in parte per via di un inverno che non c’è
stato a gennaio ma che ha deciso di farsi vivo ad aprile.
Dopo un canale assolato e con Eolo assente, la giornata
uggiosa ci fa rimanere sull’isola amata di Othonoi, cercando sentieri pieni di
asparagi. Troviamo solo le bietole e delle bellissime case di pietra
abbandonate!

La notte sull’isola è un tripudio di lucciole, mai viste
tante!


Eolo soffia e noi salpiamo alla volta di Paleokastritsa,
baia splendida se non fosse per un eco mostro di albergo sul mare, che Mario
cerca di salvare vedendoci del marmo rosa.
Su in montagna in un borgo
medioevale chiamato Krini i paesani festeggiano Agios Tommaso e noi ci uniamo a
loro, ballando il Sirtaki e mangiando suvlaki. Il cerchio delle danza è
disegnato a terra coi colori del sole e sembra un grande mandala come quello
che Fiamma vorrebbe realizzare a Othonoi. Sarà un segno?
Sotto la pioggia torrenziale raggiungiamo Corfù e appena
esce il sole ci perdiamo nei suoi vicoli senza turisti e in serata andiamo a
sentire le prove della famosa banda di Kerkira.

Con grande dispiacere salutiamo Angelo, Antonio, Clemente e
Massimo che rimangono a Kerkira e ritorniamo lentamente a casa tra sole, pioggia
e due archi completi di arcobaleno, passando a salutare l’isola del cuore e a darle
appuntamento per la prossima volta.
Valentina
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