mercoledì 25 giugno 2014

Vele nel Parco Otranto Leuca Otranto

Ci prepariamo alla regata Otranto Leuca, indossiamo le magliette di Vele nel Parco e usciamo dal porto con un leggero vento di NNW che ci spingerà dolcemente verso Sud direzione Leuca.
Mancano tre minuti alla bandiera di intelligenza, noi siamo prossimi alla linea di partenza e laschiamo le vele per rallentare. A meno un minuto iniziamo a cazzare la randa e poi il genoa. Si parte con la barca a vele bianche ma appena superato il motoscafo del
Comitato di regata, iniziamo la manovra per issare il gennaker.
La terza vela si gonfia e ci affascina e procediamo a cinque nodi.
Blue Bone è la più pesante tra le barche in  regata e non essedoci il rating per compensare le diverse stazze, proviamo la strategia di stringere verso la costa e puntare direttamente Leuca, mentre le altre veleggiano a largo per poi bordeggiare.
Il vento adesso è a traverso e ci consente la manovra.
La costa ci sfila davanti in tutta la sua bellezza: l'azzurrissima baia delle Orte, Punta Palascia con il faro che guarda dal punto più ad Est d'Italia, Torre Sant'Emiliano circondata dalla macchia salentina, Santa Cesarea con le sue grotte e il paesino arroccato di Castro. Dopo Tricase la costa diventa più alta e ci guarda con i suoi massi bianchi come giganti preistorici e le casette di pietra mimetizzate.
Purtroppo però arriva lo scirocco, inaspettato ed imprevisto e ci troviamo a bolinare con il gennaker pericolosamente
sotto costa.
La nostra strategia non è più vincente e allora decidiamo di puntare la grotta vicino al Ciolo e farci il bagno lì.
La sera c'è la festa nel canalone di Smarè sotto la pineta. La frittura che ci offrono è spettacolare, degna dei festeggiamenti della Madonna di Leuca.
Noi brindiamo e ci divertiamo con gli altri equipaggi e con le amiche Ada e Rosanna  che sono venute da Lecce fino a tardi.
La mattina dopo partiamo con calma, il vento  è contrario e  usiamo il motore, ci fermiamo a porto Miggiano, dai colori incredibili e lì pranziamo e facciamo bagni stupendi e rigeneranti.
Il ritorno in porto è col tramonto e il mare dorato....l'orizzonte è dolce e noi un pò tristi salutiamo Blue  Bone che va a dormire alla fonda con Alfredo.

Valentina

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