E mentre gli italiani resistono all’Italia che affonda e con determinazione, altruismo e dedizione ci regalano la Coppa europea, il secondo posto a Wimbledon, il record mondiale dei 100 metri ed importanti Medaglie Olimpiche….
l’Italia dei
politici e dei Burocrati pelati, grigi e indolenti, che fa?
Si aggiudica
la medaglia di fango al Giogo del Rimpallo!
Questa
storia probabilmente non la leggerà nessuno, ma la scrivo lo stesso come sfogo
personale e nel tentativo di dare voce ai milioni di persone che affrontano
ogni giorno i muri di gomma della burocrazia digitale italiana, sapendo che
molti di loro sono anziani, sono malati, sono soli, non conoscono leggi,
circolari e prassi tutte nostrane.
È aprile
2021 siamo un gruppo di cittadini Italiani all’estero, nelle più efficienti
Olanda e Francia d’oltre oceano e abbiamo l’immensa fortuna di ottenere in
tempi record il vaccino contro il Covid. Io ho 48 anni e nel mio stesso giorno
in Italia vaccinano mia nonna 98 enne.
Gli olandesi
ci rilasciano un certificato che contiene già tutti gli estremi per essere
riconosciuto in Europa: è tradotto in inglese, reca i nostri dati
identificativi, il numero di lotto del vaccino e il tipo di farmaco, approvato
dall’EMA.
Penso che
sarà semplice una volta tornata nel mio amato paese ottenerne il
riconoscimento.
Ma non è
così. O meglio non è così per tutti.
Io e
il mio compagno veniamo trasformati in una pallina da ping pong nella
sfida a Rimpallo, che la coppia Regione Pugia-ASL Lecce vince superando
qualsiasi record umano.
Inizia
il Ministero della sanità che con un rovescio eccellente ci indirizza alla
Regione Puglia. Ci scrivono che sì il nostro certificato olandese è
assolutamente valido e che la Regione Puglia è competente a legalizzarlo ai fini
del green pass.
La Regione
risponde con un dritto: “certamente è valido; ma compete al Ministero. Il
Ministero ribatte: “la vostra Asl di competenza, Ufficio prevenzione deve
inserire in banca dati il vostro certificato”.
Sono
orgogliosa del mio Stato e della mia Regione. Con due telefonate e due email è
già tutto risolto. Del resto la mia amica Vaifra in Emilia Romagna, vaccinata in Martinica, ha
già il green pass e la nostra amica Cecilia italiana residente in Germania,
vaccinata con noi in Bonaire- Olanda ha ottenuto subito il green pass in
farmacia. Mi rallegro che la Puglia non sia da meno.
Ma …mai dire
gatto, finchè non ce l’hai nel sacco.
Ci
presentiamo in ASL Ufficio Prevenzione, via don Minzoni e qui sono eccezionali:
rimpallano senza tregua e senza mai far toccare la palla al suolo.
L’usciere ci da il biglietto alla fila giusta, che ci rimanda al primo piano,
che ci spedisce alla porta accanto dell’omino vestito di grigio, che dopo aver
parlato con la moglie, l’amico del calcetto e chi sa chi altri ci
rimpalla al corridoio accanto, che ci rimanda al piano superiore dal
funzionario che sta prendendo il caffè,
ma che poi incontriamo sulle scale e ci manda all’Urp ma l’Urp è solo un
cartello che ti fa girare in tondo in un labirintico corridoio di piazza Bottazzi,
finchè non si palesa essere una semplice mail, che con un tiro lungo ci
rispedisce al Ministero. Sono le 12:00 la palla ora può toccare il terreno,
perché tutti chiudono al pubblico, le linee magicamente cadono, i telefoni
squillano a vuoto, alle email nessuno risponde.
E va avanti
così per tre giorni, con 45 gradi, perché l’aria condizionata fuori dalle porte
non c’è e l’uscio di questi uffici non lo varchiamo nemmeno.
Poi dai
caraibi, Luca, un amico apprende dalla sua regione il Friuli Venezia Giulia,
che il Ministero della Sanità ha emanato una circolare in base alla quale
risulta per iscritto competente l’ASL di Residenza, per gli italiani vaccinati
all’estero. Questa circolare detta tutti i criteri, adesso non potranno
ignorarci ancora!!!!
Bene. Si
ricomincia: ASL, Ministero, Regione, ASL, via telefono, via email, poi uffici e
telefono. Alla fine del gioco risulta che la Regione Puglia non ha emanato le
modalità in base alle quali gli Uffici Asl Lecce potranno inserire il nostro
certificato.
Conclusione:
al Cinema del Comune di Lecce mi hanno fatto entrare solo perché ho ruggito e
azzannato il povero ragazzo 21 enne che, trasformato, suo malgrado, in
ufficiale autenticatore di green pass, aveva ricevuto il dictat di non far
entrare persone senza il QR code; sono stata presa ad una scuola di eccellenza
in Spagna che vuole il green pass e il vaccino….. gli andrà bene se glieli
presento separatamente? In aereo mi faranno entrare o dovrò fare anche il
tampone? A quale numero verde di quale ufficio mi dovrò rivolgere per lavorare,
esercitare i miei diritti e le mie libertà?
Ma questi
uomini grigi e queste donnine tutte
imbellettate e insipide anzicchè parlare al telefono dei fatti loro e
zuccherarsi per ore il caffè davanti ad una triste macchinetta, non sarebbero
più felici e belli se facessero bene il loro lavoro e facilitassero la vita
degli altri,? Non dico la mia, ma almeno delle persone anziane che fanno la
coda al sole, delle donne incinte, delle persone che hanno difficoltà ad usare
Internet?
Quanta
rabbia e tristezza inutili vengono generate quando la piattaforma “pago
pa” non funziona, perché non funziona mai! Quando lo spid non apre tutte i
cassetti che dovrebbe aprire, quando con la tua Carta d’identità elettronica
chiedi un certificato, ma non ti arriva, e quando dopo che hai prenotato
la tua visita medica con lo SPID devi comunque chiamare il CUP per confermarla?
Oggi è san
Lorenzo non cadranno palline da tennis né circolari, né green-pass, ma cadranno
le stelle e allora visto che non posso entrare da nessuna parte, senza ruggire
e azzannare me ne sto in spiaggia a esprimere i miei desideri:
che crescano i capelli a tutti i funzionari che si prendono a cuore gli utenti,
che possano
vivere a lungo tutti gli informatici che faranno funzionare un sito italiano,
come uno olandese;
che passino
tante giornate felici per quanti problemi risolveranno gli addetti ai numeri
verdi
che
ottengano tutti i like che desiderano i politici che emaneranno norme semplici
e utili a vivere le proprie libertà e i diritti (va bene anche se le
copiano dalle regioni o stati più efficienti);
che abbiano
labbra carnose e pelle liscia tutte le funzionarie che accetteranno di far
accomodare nel loro ufficio un utente affaticato e accaldato,
che tutti
coloro che non trovano soddisfazione ai loro sacrosanti diritti, possano vivere
in posti meravigliosi dove tutti questi “gioghi” non sono mai stati inventati,
felici soddisfatti e contenti
Valentina
Amaramente cinico e ahimè reale!!
RispondiEliminapurtroppo si
EliminaCiao Vale, felice di risentirti. l'Italia ormai lo sappiamo , gioe e dolori , e la giungla burocratica é uno dei dolori. Prendila che almeno puoi stare in spiaggia ad aspettare la pioggia di stelle. Abbraccio forte te ed Alfredo e spero di vedervi presto..PS:.probabilmente l'11 settembre sarò a Lecce a suonare.
RispondiEliminaBoia chi molla! Devono darmelo alla fine con le buone o con le cattive. Dove suonerai? Cerchiamo di vederci
EliminaTutto tristemente vero...purtroppo...vorrei svegliarmi e scoprire che era solo un incubo
RispondiEliminaIn effetti assomiglia proprio ad un incubo
EliminaTristemente reale, cose solite, all'italiana dicono, ma che sappiamo, da sempre... per quanto si spera che le cose possano cambiare . La cosa peggiore che l'italiano non ruggisce, non sa come fare, non lo ha fatto "quasi" mai..velare,quello si. La cosa peggiore che asiste è adattarsi a tutto ,nel nostro paese...non ottenere niente che, diritti e via dicendo ... che sono... cosettine da niente. E, come diceva Rimbaud: la cosa più insopportabile e che si finisce per sopportare tutto ..immancabilmente.laltro giorno sono stata ad un incontro per la presentazione del libro di franco Arminio ,noto poeta e ambientalista ad acquarica presicce ,con regolare prenotazione che non contemplava nessun obbligo di green pass , siamo arrivate,piazzetta intima e quindi all'aperto, dati i nomi ci chiedono anche la green pass, che non abbiamo essendo non vaccinati ,dopo una piccola ribeglione per poter assistere all'evento ci siamo ritrovati...in più persone ad assistere al tutto appoggiati ai muri delle case della piazza, in fila come si attende nei films prima di una fucilazione,eccoli, siamo i nuovi discriminati del terzo millennio,non gli unici e soli sicuramente. È stato molto umiliante. Ma io non farò nessun vaccino. Questi sono i momenti in cui mi vergogno del mio paese, i momenti in cui mi sento strana ed estranea persino a questo tipo di umanità.
RispondiEliminaAnch'io ho subito umiliazioni simili per aver fatto la tua stessa scelta. Oggi nel 2023 spero sia solo un lontano ricordo e che quel clima non si ripeta mai più.
EliminaInvierò la telecronaca del giogo del rimpallo in squadra (Ministero, Regione Provincia... )e individuale (ASL lecce vs Regione Puglia) a una mia amica che asserisce spesso che noi insegnanti non facciamo un cazzo e che loro, dipendenti della ASL, soprattutto in questa pandemia si stanno ammazzando di lavoro . Il certificato di vaccinazione immagino non basti. Roberto asserisce ostinatamente di si perché lo ha sentito in una trasmissione seria su radiorai3. Ti saprò dire meglio la fonte. In bocca all'ASL!
RispondiElimina