Dopo giorni e giorni di completo isolamento a notte quasi fatta, nell'ora in cui è difficle distinguere anche un oggetto a pochi metri di distanza, incrociamo un'enorme petroliera. E' palesemente in rotta di collisione con noi. La precedenza è nostra, in quanto navighiamo a vela, e manteniamo rotta in modo che i suoi ufficiali possano studiare senza fatica le nostre manovre, ma allo stesso tempo la teniamo d'occhio, nel caso in cui non ci abbiano visto. La nave si avvicina e non accenna a manovrare e per noi, che siamo tangonati, una virata dell'ultimo momento non sarebbe fattibile o comunque non sarebbe indolore e così Alfredo contatta al VHF la petroliera, dopo averla individuata con l'AIS e chiede al suo capitano se ci avesse visto.
Con accento tedesco, un'aria un pò annoiata, dall'alto del suo ponte di comando, ma prontamente, il Capitano ci tranquillizza, dicendoci che ci sarebbe passato a dritta e immediatamente rallenta e manovra. E' stato emozionante scambiarci queste poche parole e ricevere le attenzioni di questo gigante metallico; in fondo è il primo essere umano con cui parliamo dopo quasi venti giorni per mare.
E un giorno nell'Oceano non è fatto di ventiquattro ore: è un eterno presente dilatato che assorbe in sè tutto il nostro vissuto e tutto il futuro.
Il tempo qui in mezzo alle onde ha un respiro lungo, sottile, senza differenze percepibili tra ispiro ed espiro, senza strappi nè tensioni.
Potremmo approdare a terra e trovare tutto cambiato e non sarebbe strano, ma anzi coerente con la nostra storia.
Tra l'altro le poche notizie che ci arrivano con il contagocce via pactor, oltre a quelle di una burrasca tropicale o "tropical wave", che ci gira intorno, per ora senza colpirci, sono brevi frasi sul Coronavirus.
Capiamo che i nostri connazionali stanno passando un brutto momento, ma non riusciamo a comprendere se sia una bolla mediatica o qualcosa di veramente serio.
Ci ricorda una commedia dell'assurdo di Ionescu, il "Gioco dell'epidemia", che io e Alfredo abbiamo interpretato tempo fa a teatro: una malattia infettiva incurabile sterminava la popolazione di un'intera città.
Entriamo con il pensiero in questo teatro dell'assurdo e ci immaginiamo un approdo nelle baie tropicali con barche fantasma, i cui nocchieri giacciono morti ancora abbracciati al loro timone.
Questa dilatazione dello spazio-tempo, l'assenza di vento, il caldo, la stanchezza di un'intera traversata oceanica, il poco sonno dovuto ai turni di notte e alle onde alte fino a sei metri, distorcono un pò le nostre percezioni.
Le tensioni che a volte sorgono, anche in modo impetuoso tra noi, si liberano facilmente in questo spazio caratterizzato talvolta da una via dorata di sole, tal'altra da piccoli pesci volanti che sembrano folletti di una foresta blu, oppure da uno spicchio di luna o dai raggi magici di Venere o di Sirio.
La Natura e la sua magia assorbono la nostra mente e qualsiasi pensiero o emozione non ha alcuna presa per aderire e scivola via, come gocce di mare asciugate dal sole tropicale.
In questo stato di grazia trascorre l'ultima notte nell'Altantico.
Al proprio risveglio, seppure in tempi diversi, ciascuno di noi trova davanti a se l'isola dolce e sinuosa della Martinica.
Si sono rotte le acque del nostro sogno che si appresta a nascere e il mio pensiero, per associazione, corre veloce ad un essere speciale che mi è cara anche se ancora non è di questo mondo, ma che si appresta ad entrarvi come noi ad atterrare.
E mentre lo penso, un messaggio, tramite pactor, parte da Bologna ed anche se lo leggerò qualche ora dopo, ci annuncia la nascita di Emma, che grazie a questo Universo dilatato e interconnesso, ho potuto chiaramente percepire.
Altro che morte da Coronavirus! Sorge la vita e contemporaneamente si accendono i colori smeraldo delle coste tropicali, dove con facilità ci ancoriamo e anche noi rinasciamo tuffandoci nelle acque calde e trasparenti della baia di Sant'Anna, poco prima che un tramonto rosso fuoco, ancora più caldo dei nostri cuori emozionati, incendi l'orizzonte dietro il maestoso faraglione del Diamante.
Amici miei, prendete la via dell'oceano anche voi! Basta spegnere le televisioni, allentare la morsa della tecnologia e dei social e stare di più nella Natura, il mondo è ancora un luogo meraviglioso in cui nascere o rinascere!
PS: noi vi aspettiamo sempre!
Un abbraccio infinito!
RispondiEliminaGrazie ❤️
RispondiEliminaSiamo contentissimi per voi!! Tornate quando vi siete riposati per bene!! Un abbraccio.
RispondiEliminaMitici tutti. Ma Capitan Zullo merita un plauso speciale per la sua determina azione nel realizzare un sogno che sembrava impossibile. Alla via, così. 😉
RispondiEliminaSe fossi in voi io non tornerei ma continuerei a girare il mondo.Un abbraccione Anna Claudio
RispondiEliminaMi emoziona leggerti! Complimenti per questa strepitosa esperienza e grazie per la condivisione. Luisa
RispondiEliminaAlfredo carissimooo, sei e siete grandiii😊un abbraccio!
RispondiEliminaCiao amici con immenso piacere leggo del vostro arrivo a Martinica ..... complimenti al capitano e all'equipaggio..un abbraccio
RispondiEliminaLa miglior scelta di vita!!! 👏👏👏🙂
RispondiEliminaSento la carica e la riconoscenza del sogno coro nato, la gioia dell approdo, il desiderio ancora più forte di connessione col mondo e con noi vostri fortunati amici che abbiamo partecipato emozionati e stupiti a questa meravigliosa impresa . È sogno? È realtà? È SOGNO BLU 😊
RispondiEliminaI vostri racconti riempiono sempre il cuore ma questo in particolare...trasuda emozioni, passione, sogno ! Complimenti navigatori, vento in poppa sempre
RispondiEliminaUn abbraccio forte a tutti.
RispondiEliminaPatrizia
Siete grandi ragazzi complimenti are Valentina ed il mitico capitano Alfredo vi seguo con grande ammirazione ed è come se fossi lì con voi un forte abbraccio
RispondiEliminaUn caro saluto e complimenti per questa splendida avventura, so quanto ci avete creduto e mi fa molto piacere vedere avverarsi questo vostro sogno, buona vita e buon vento!
RispondiEliminaRoby
Complimenti ragazzi e complimenti alla vs splendida barca, ci tenevate, ci avete creduto fortemente, e finalmente, avete realizzato il vostro meraviglioso sogno, buona vita e buon vento! dateci sempre notizie belle... Roby
RispondiEliminaLetto! Grandi!
RispondiEliminaPassare dal brindare a ouzo al brindare a rhum non è cosa da poco, ragazzi! 🥂
RispondiEliminaLa realizzazione di uno splendido SOGNO BLU.....traversata dell'Oceano......non ci sono parole....ammirazione.....meraviglia......complimrnti davvero e grazie per la condivisione espressa in maniera così emozionale.Danila
RispondiEliminaChe meraviglia.....la realizzazione di un SOGNO BLU......complimenti davvero.....solcare l'Oceano e attraversarlo tutto....sfidando l'ignoto....immersi nella natura.....e grazie per la condivisione, che ci ha fatto rivivere da lontano questa esperienza così speciale.Danila
RispondiEliminaComplimenti e Bravi Tutti...Gyziana,Comandante e Equipaggio compreso....continuate a renderci partecipi dei Vostri umori e delle Vostre esperienze...che dire...mi prenoto una copia con dedica del Vostro libro .
RispondiEliminaUn Abbraccio
Antonio Destino
Grandissimi, veramente un sogno...
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