sabato 8 marzo 2025

CUBA


Una mia domanda di troppo e senza volerlo produco una scintilla di innesco.

L'olandese rampante, con cui ceno, risponde sentenziando solenne:

He who can buy peace wins the war! (Vince la guerra chi può comprarsi la pace)!

    - Questo lo dice, con aria da bullo, il Presidente di turno, ma non si compra la pace vendendo le armi!

- My dear, think: a million is a second, billions are years. Do you understand the difference? (Mia cara pensaci bene: un milione è un secondo, bilioni sono anni! Comprendi la differenza?

    - Non puoi comprare persino il tempo o la vita!

- Oh yes, if you own a chalet in Arabia Saudita! (Oh sì se possiedi uno chalet in Arabia Saudita!).

Mi azzittisco ma dentro piango, mentre sgranocchio le chele d'un granchio.

In lui la risata spavalda impazza, mentre inzuppa il suo pane nella mia tazza.

Era una perfetta giornata d'estate nel paradiso del Belize,

gli Alisei concedevano una pausa per attraversare verso Nord il mar del Caribe.

Are you excited for the trip to Cuba? (Sei eccitata per il viaggio a Cuba?) 

Lo dice con aria di sfida e un certo sarcasmo.

    - E certo perchè se, come te, non sono nazista, sono per forza comunista!

Già lo sapevo quanto potente possa essere un pensiero duale.

Ma avevo per un istante dimenticato che se gli dai corpo e vita, la sua furia torna indietro una volta che è partita!

E così noi siamo già salpati quando quella finestra aperta su Cuba, magico corridoio di vento a favore,

sbatte all'improvviso le sue porte e si mette contro con tutto il suo furore.

I venti d'Europa rompono la bolla equatoriale e saettano da Est

sanguigni e violenti

Ci aspettano i nostri amici Ros e Lello a Cuba e resistiamo, per loro, una notte e un giorno, doloranti e pazienti.

Il mare ribolle

Non comprendi da dove colpirà l'onda

Chi non lo sperimenta, non lo sa 

E' un po come  vivere costantemente su un tagadà.

Che senso ha avuto sbranarsi a vicenda, Russia, Europa America e Ucraina, Israele e Palestina, così come succhiarsi un povero granchio?

Finalmente provo un enorme dispiacere per tutte le guerre e dolorosamente piango

Ma non siamo stanchi di lanciarci saette?

Chiedo una preghiera perchè finisca la burrasca, 

ma nella notte prego per l'amore e la cura delle ferite

Non importa punire chi le ha inferte

Basta curarle finchè non son guarite.

Infine la tempesta si dissolve, il cielo torna chiaro

I pensieri sono di pace

e si riflettono nei voli di una Sula bianca e di una rondinella sagace.

Ma non ce l'abbiamo ancora fatta: Cuba è sempre lontana

non è la meta finale,

non è il ritorno alla nostra tana.

Forse è per questo o più di tutto per l'ultima parola non detta

per aver lasciato la presa su una miccia già accesa

che ho scoperto

lo stupore della RESA

Una parola che suona strana

Lì per lì sembra frustrante

Un taglio doloroso al proprio orgoglio

sa di amaro come una sconfitta

E' questione di ore

si arrende prima il motore

poi svalvola e si infiamma l'alternatore

Quella dolorosa e sforzata resistenza

diventa un piacevole abbandono ai flussi dell'esistenza

Dolcemente s'alza un venticello leggero

 che piano piano ci riporta indietro

Non siamo arrivati alla meta, è vero!

Ma ora veleggiamo verso un porto sicuro liberi e senza sforzo

Con la serenità sul viso

di chi 

per una volta

questo o quello

non l'ha deciso

Valentina 

PS: una mimosa per la pace a tutti i Presidenti e ai tanti  olandesi rampanti