domenica 19 gennaio 2020

La traversata atlantica: il tempo dei saluti

Gran Canaria per noi è soprattutto il Pantalan L del muelle deportivo, le palme che costeggiano calle Joaquine Blanco Torrent e l'andirivieni dai tavolini del Sailor's  Bar di Peppino, protettore di tutti i naviganti.
Qui si incrociano le rotte più disparate, i sogni e le delusioni di tutti personaggi ancora in cerca di isole sconosciute.
Davanti ad una decina di birre ci sono gli autostoppisti del mare, giovanissimi, chiassosi, capelli rasta, chitarra e nemmeno l'ombra di una cerata. Hanno tutti voglia di avventura, dicono di saper aiutare o promettono di imparare in fretta e sicuramente sarà così, ma dopo aver vomitato, durante i primi cinque giorni almeno, tutto l'alchool shakerato dalle onde.
Sorseggiando prosecco ci sono gli skypper di professione, che indossano solo abbigliamento tecnico e se ne stanno attorniati da gruppetti di 2-5 borghesi di mezz'età che brindano all'impresa di essere riusciti miracolosamente a ritagliarsi un mese per attraversare l'Oceano con l'ARC. Il loro telefono squilla ancora ma ormai chiudono velocemente ogni relazione,  innamorati come sono del loro tempo liberato e del loro skypper.
Al bancone o nei posti più defilati bevono caffè  i marinai perduti, quelli che hanno perso la barca o che non sono riusciti mai ad attrezzarne una, quelli che hanno finito i soldi e i denti e si arrabattano come possono. Hanno scelto Las Palmas per curarsi le ferite, perchè è accogliente, non ha  pregiudizi e anche se dovesse capitargli di dormire nei cartoni, non è mai fredda.
Al tavolo centrale, quello senza correnti d'aria, davanti al piatto del giorno e a un buon Ribera, si collocano quei pochi pensionati che hanno preferito il Nord a Mas Palomas, per godersi al sole la piccola rendita esentasse.
Il sabato sera, davanti a pizza e patatine, si riuniscono le famiglie che hanno girato il mondo e che una volta arrivato il tempo della scuola per i bimbi, hanno scelto questo porto grande, bello, sicuro ed economico per fare casa.
A colazione la mattina, trovi chi ha scelto di fermarsi qui per ricominciare la sua vita. C'è Giuseppe che ha aperto una veleria, Florance che insegna francese e scrive romanzi di denuncia, Myke che ripara  gli impianti elettrici delle barche, Philippe l'unico, prezioso e ricercato maestro d'ascia di tutto il Muelle deportivo,  che ha costruito ex novo il secondo bagno di Gyziana. E poi c'è il mitico e indispensabile tedesco di bianco vestito che ha messo su un parco macchine, per affittarle abusivamente, e una lavanderia in barca, abusiva anche quella e che adesso è in trattative per cedere barca e azienda, per andare a coronare il suo sogno d’amore a Cuba.
Non è raro trovare a cena, quando c'è la paella di marisco, i viaggiatori senza meta che fanno tappa qui prima di intraprendere il loro lungo viaggio per mare.  A volte stanno cercando sè stessi, altre volte fuggono da un sè. Comunque già molta della loro inquietudine sono riusciti a lasciarsela dietro ben protetta dentro lo stretto di Gibilterra.
Io credo di essere finita per errore in quest'ultima categoria, quella degli inquieti di passaggio in cerca di un sè che sempre più mi sfugge e sempre più si confonde con questo mare immenso.
Ed ora che ne sono diventata più consapevole non posso che fare come loro e mollare gli attaccamenti, affondare la paura dell'ignoto, realizzare che non sono indispensabile per nessuno, tirare un sospiro di sollievo per questo e lasciarmi trasportare dall'Oceano, come farebbe un anziano in punto di morte: un cenno di sorriso alle persone amate, prima di chiudere gli occhi e con serenità andare incontro al sole.

PS: quando possibile, metteremo la posizione su www.winlink.org Per trovarci clicca su: posizioni e nello spazio "find" in alto a sinistra sulla cartina geografica metti il nominativo: IU7LVU. Sotto la nostra posizione ci saranno anche dei brevi messaggi.

21 commenti:

  1. Portate il mio cuore con voi. I vostri occhi saranno i miei. Vi voglio bene, senza condizioni.

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  2. Vi seguirò, ogni tanto , quando avrò voglia di evadere un pò.....Alfredo questa volta è proprio il caso di dirlo:
    ALLA VIA COSÌÌÌÌÌÌÌÌÌÌÌÌÌÌÌÌÌÌÌÌÌÌÌ

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  3. C e un modo x seguire sempre la vostra barchetta senza cercarla ogni volta buon vento

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  4. Buon vento ragazzi sarà un'esperienza bellissima

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  5. Buon vento amici, vi vogliamo bene assai ♥️
    Vize e Gen

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  6. Buon vento amici, vi vogliamo bene assai ♥️
    Vize e Gen

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  7. Avrei voluto che questo racconto non finisse mai. Magica Valentina, vivi e fai vivere unici momenti. Buon viaggio. Mirella

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  8. Magnifique, Bon vent à vous les amis et à très bientôt j'espère !!!
    Bises,
    Benjamin

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  9. Sognerò ad occhi aperti di essere con voi!

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  10. Sognerò ad occhi aperti di essere con voi!

    Antonio

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  11. Siete i miei miti!! Vi adoro! Aspettatemi perché verrò a trovarvi��

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  12. Buon vento e il mio abbraccio vi accompagni mella vostra meravigliosa impresa

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  13. Vi seguirò, e sognerò paesaggi sconosciuti, tramonti mozzafiato fiato!Buon vento...

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  14. Vi seguirò, e sognerò paesaggi sconosciuti, tramonti mozzafiato !Buon vento... Angela

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  15. BUON VIAGGIO ALFREDO
    CHE EMOZIONE!
    UN RICORDO È QUELLO DELLA FELICITÀ CHE MI DAVA, DOPO LE 40 MIGLIA DEL CANALE D'OTRANTO, APPRODARE.
    MA COSA DEVE ESSERE QUESTA SENSAZIONE DOPO UN ENORME OCEANO?

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  16. Buon viaggio Alfredo, buon viaggio Valentina!
    Che emozione!
    Se dovessi descrivere la felicità con un ricordo penserei agli approdi dopo le 40 miglia del canale d' Otranto.
    Ma cosa deve essere un approdo dopo aver solcato l'immenso oceano?

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  17. Carissimi Alfredo e Valentina, ora che siete a Capo Verde voglio farvi sapere che ho la sensazione di essere approdato anch'io. Voglio dirvi grazie e al tempo stesso scusa perché mi prendo senza chiedere una cosa che è vostra.
    Ma vorrei sapere da voi:se le 40 miglia del Canale dOtranto una volta messo piede in terra a me hanno dato qualcosa che si può tranquillamente associare alla felicità, cosa deve essere l'Oceano Atlantico?
    A presto. Carlo Bruno

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  18. brava Vale, mi piace molto, piano piano mi leggo anche gli altri. Avanti così e a presto

    Giampa

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